Quando avete la necessità di recuperare una pompa dal fondo di un pozzo o un oggetto molto pesante, ad esempio, quello che fa per voi è un treppiede da sollevamento. È molto importante ricordare che, pur avendo la stessa forma e struttura di un treppiede fotografico, quello da sollevamento ha tutta un’altra serie di accessori e componenti fondamentali per garantire un lavoro sicuro e pulito.
Andiamo a vedere in cosa consiste un treppiede da sollevamento, le sue caratteristiche, il suo utilizzo e le varie tipologie che si possono trovare sul mercato, in base alle proprie esigenze.
Che cos’è un treppiede da sollevamento?
Un treppiede da sollevamento è una struttura composta da tre gambe, due carrucole, spesso anche da una puleggia e da una catena o una fune, che serviranno per sollevare il peso. Utilizzabile all’aperto o all’interno di ambienti chiusi, come magazzini o capannoni, questo specifico treppiede viene impiegato principalmente per estrarre da un pozzo o da una profonda cavità qualcosa di molto pesante, come una pompa, o per sollevare un qualsiasi altro oggetto in un ambiente chiuso.
Caratteristiche di un treppiede da sollevamento
Un treppiede da sollevamento può essere attrezzato in due modi: con un paranco o con un argano. Il paranco è un meccanismo che permette di sollevare pesi di diverso tipo ed è composto da due carrucole nelle quali, in mezzo, passa una catena. Tramite lo sforzo manuale o quello elettrico, il paranco, sostenuto dal treppiede che fa leva sul terreno su cui è appoggiato, riesce a sollevare gli oggetti pesanti di cui avete bisogno. Vedremo più avanti quanto è importante il terreno d’appoggio per un treppiede.
Discorso diverso, invece, per l’argano, altrimenti detto “verricello”. Quest’ultimo si serve molto spesso di una fune, o manuale o elettrica, e non di una catena. Inoltre, mentre il paranco va applicato sulla “testa” del treppiede, l’argano viene agganciato a una delle gambe e trascina il peso, che deve essere minore rispetto a quello sollevato dal paranco: infatti il verricello, essendo agganciato alla gamba del treppiede, fa leva sul lato per sollevare il peso e quindi non può superare la soglia di sforzo.
Alla base, un treppiede viene sostenuto da tre piedini. Se il terreno in cui poggiate il treppiede è liscio e pianeggiante, vi saranno utili i gommini antiscivolo da applicare sotto i piedini. Se invece il terreno non è stabile (può essere ghiaioso o fangoso, ad esempio), dovrete cercare un treppiede dotato di puntali fissi che si aggancino al terreno, in modo tale da non permettere alcun tipo di spostamento deleterio in fase di sollevamento.
Tipi di treppiede
Come potete immaginare, essendo un attrezzo meccanico e per lavori pesanti, il treppiede necessita di una struttura salda e ben costruita, altrimenti si rischia di fare grossi danni. I treppiedi possono essere di alluminio o costruiti con tubi in ferro zincato, poi uniti tramite saldatura. Le due differenti tipologie di materiali di cui sono fatti i treppiedi hanno un’importanza decisiva per il lavoro che si deve fare. Un treppiede in ferro non è regolabile e difficilmente può essere trasportato, mentre un treppiede in alluminio è più leggero, quindi trasportabile ovunque (spesso vengono venduti con delle rotelle da agganciare ai piedi). Inoltre le gambe sono più o meno estendibili in base al modello che si sceglie. Detta così, i treppiedi in alluminio sembrano vincere di gran lunga su quelli in ferro, eppure questi ultimi hanno dalla loro parte una struttura molto rigida e quindi hanno una capacità di sollevamento notevole. Non rischiano quindi di spostarsi, piegarsi o rompersi a causa del peso sostenuto.
Treppiede in ferro | Treppiede in alluminio |
---|---|
Stabilità ottima | Stabilità elevata |
Fai da te | Acquistabile o a noleggio |
Struttura fissa | Possibilità di estensione delle gambe |
Pesante | Molto leggero |
Stazionario | Trasportabile ovunque |
La maggior parte dei treppiedi che riescono a sollevare un peso così elevato, sono attrezzati con paranco, mentre quelli che utilizzano il verricello possono sostenere fino a 1000 kg, non di più, utilizzando la trazione laterale e appoggiandosi ad una delle gambe e non alla testa, più solida e sicura.
Utilizzo
Per poter utilizzare e sfruttare al meglio un treppiede basterà aprire i tre montanti sopra l’oggetto da sollevare o il pozzo in cui far scendere la catena e, per le strutture estendibili in alluminio, scegliere l’altezza desiderata allungando le gambe stesse e fissandole. Alcuni modelli di treppiede possiedono anche delle cinghie per tenere ferme e legate tra loro le gambe. A quel punto, vi basterà agganciare la catena all’oggetto e il gioco è fatto.